Colonnine di ricarica elettrica: una soluzione per privati e aziende
Colonnine di ricarica elettrica pubbliche e private sono sono parte della rivoluzione ecosostenibile, senza contare che i punti di ricarica domestici, se alimentati da pannelli fotovoltaici, rendono la mobilità a emissioni zero ancora più ecologica e conveniente.
I costi di acquisto e installazione variano molto a seconda della potenza: più questa è elevata, più aumenta la spesa ma si riducono i tempi di ricarica. Ragion per cui, è importante scegliere il modello più indicato per le proprie necessità.
Abbinare poi il fotovoltaico a una colonnina domestica è la mossa vincente per ricaricare la propria auto elettrica in modo ancora più ecologico ed economico, ottimizzando i consumi di energia tra le mura domestiche.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio caratteristiche, costi e iter autorizzativi per installare i vari modelli di colonnine. Senza tralasciare utili suggerimenti per proteggere le batterie dalle alte temperature estive. Pronti a scoprire tutti i segreti per una ricarica green? Si parte!
Colonnine di ricarica elettrica: tipologie
Le colonnine di ricarica per auto elettriche si dividono principalmente in due categorie: quelle per uso privato e quelle per uso pubblico. Le prime vengono di solito installate in abitazioni private, negozi, alberghi, ristoranti e in genere in tutte quelle strutture a cui hanno accesso un numero limitato di persone. Si tratta quindi di punti di ricarica pensati per i proprietari, i dipendenti o i clienti di queste attività. Le colonnine di ricarica pubbliche sono invece accessibili a tutti, 24 ore su 24. Solitamente le trovi lungo le strade, nei parcheggi o in altre aree aperte al pubblico. Questo tipo di infrastrutture è gestito da società energetiche o altri operatori del settore e la diffusione è destinata ad aumentare nei prossimi anni, in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti. Si prevede l’installazione di circa 29 mila nuove colonnine entro il 2030.Stazioni di ricarica per veicoli elettrici
Le stazioni di ricarica sono punti di servizio composti da una o più colonnine che consentono la ricarica dei veicoli elettrici. Con la rapida diffusione delle auto elettriche, cresce anche l’esigenza di realizzare stazioni pubbliche per la ricarica. Oggi la maggior parte viene installata da società elettriche o altri operatori specializzati. L’utilizzo è aperto a tutti gli automobilisti: una volta parcheggiata l’auto e collegata la colonnina, la ricarica parte in automatico.Tempi di ricarica delle colonnine elettriche
I tempi di ricarica delle colonnine elettriche dipendono molto dalla capacità della batteria del veicolo e dalla potenza della colonnina. Per esempio, per una vettura media con batteria da 50 kWh, utilizzando una colonnina domestica da 7,4 kW occorrono circa 6 ore e mezza. Con una colonnina da 3 kW, invece, il tempo raddoppia. Inoltre va considerato che le batterie non ricaricano in modo lineare: una volta raggiunto l’80% della capacità, la velocità di ricarica cala sensibilmente. Le infrastrutture di ricarica pubbliche garantiscono invece potenze superiori rispetto a quelle domestiche. Le colonnine “accelerata” viaggiano sopra i 22 kW, quelle “veloci” superano i 50 kW e alcune colonnine “ultraveloci” arrivano a 350 kW. Per fare un esempio, la medesima auto con batteria da 50 kWh si ricarica in circa 2 ore con una colonnina da 22 kW, 1 ora con una da 50 kW e addirittura in meno di mezz’ora nelle stazioni ultraveloci.Costi ed autorizzazioni per l’installazione
I prezzi delle colonnine domestiche variano soprattutto in base alla potenza della ricarica. Per fare degli esempi concreti, i modelli fino a 7,4 kW hanno un costo tra 900 e 1500 euro (IVA esclusa). Salendo di potenza aumenta ovviamente anche il prezzo: per la ricarica accelerata (fino a 22 kW) si va dai 2000 ai 4000 euro, per la ricarica veloce (fino a 50 kW) tra 7000 e 19.000 euro, mentre i dispositivi ultraveloci partono da 26.000 euro. Per quanto riguarda i punti di ricarica pubblici, i costi dipendono da diversi fattori: oltre al prezzo dell’energia applicato dal gestore, vanno considerate la velocità di ricarica e la capacità della batteria del veicolo collegato. In media, per ricaricare un’auto con batteria da 40 kWh presso una colonnina accelerata si spendono circa 18 euro, mentre nelle stazioni veloci la spesa sale a 20 euro. Più aumenta la capacità della batteria, più sale il costo della ricarica. Normalmente per installare colonnine di ricarica private non servono particolari permessi, ma alcuni Comuni hanno regolamenti più restrittivi. Prima di procedere con i lavori è quindi consigliabile informarsi presso gli uffici locali competenti e affidarsi a tecnici esperti di tutte le procedure burocratiche necessarie per questo tipo di interventi.Colonnine e impianto fotovoltaico
Abbinare l’impianto fotovoltaico a una colonnina per la ricarica dell’auto elettrica è una soluzione vincente sotto diversi punti di vista. Innanzitutto consente di muoversi a emissioni zero, riducendo l’impronta di carbonio sul pianeta. In secondo luogo, permette di ottimizzare i consumi energetici domestici: l’energia solare eccedente viene immagazzinata nelle batterie dell’auto anziché ceduta alla rete elettrica. Infine aumenta la redditività complessiva dell’impianto. Per tutti questi motivi il binomio fotovoltaico-colonnina è tanto ecologico quanto conveniente. Uno studio condotto da McKinsey per conto dell’associazione dei costruttori europei Acea ha messo in luce un dato preoccupante: allo stato attuale, la diffusione delle colonnine di ricarica nel vecchio continente procede troppo lentamente rispetto alla crescita del numero di auto elettriche. Per centrare gli obiettivi UE di riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030, secondo le stime sarebbe necessario installare circa 14.000 nuovi punti di ricarica a settimana, per un totale di 6,8 milioni in tutta Europa. Senza un deciso cambio di passo sul fronte infrastrutturale, insomma, la transizione ecologica della mobilità resterà un miraggio.Consigli per proteggere l’auto elettrica dal caldo
Le batterie agli ioni di litio con cui sono equipaggiati i veicoli elettrici mal sopportano le temperature estreme e tendono a perdere efficienza in caso di caldo eccessivo. Per salvaguardarne le prestazioni durante i mesi più torridi, gli esperti suggeriscono alcuni accorgimenti utili:- Non caricare completamente la batteria, ma tenerla tra il 20 e l’80%;
- parcheggiare quanto possibile all’ombra, dove la temperatura resta più mite;
- limitare il ricorso alla ricarica rapida;
- quando si lascia l’auto al sole per molto tempo, coprirla con apposite pellicole termoreflettenti.